Le infusioni
Sappiamo bene che per dare più sapore a una crema possiamo aggiungere una bacca di vaniglia o una scorza grattugiata. Stesso discorso se vogliamo preparare una crema profumata con un liquore particolare, ci basterà aggiungerne una parte al composto, bilanciando i liquidi e il gioco è fatto.
Ma se volessimo ottenere un sapore diverso, particolare? Creare una crema speciale o, perché no, prepararci una bevanda in base solo ai nostri gusti? Magari abbiamo acquistato un the speciale e vogliamo trasferire quel sapore alla nostra preparazione o usare una polvere come il caffè. Come fare?
Semplice! Col metodo per infusione, che consiste nell’estrazione degli aromi attraverso l’immersione di un determinato ingrediente che ci interessa in un liquido.
Le tipologie di infusioni
Le infusioni possono essere fatte a freddo o a caldo .
1) A CALDO: in un pentolino mettiamo a scaldare il liquido che intendiamo utilizzare (panna, latte, acqua) e portiamo a una leggera ebollizione. Mettiamo quello che abbiamo scelto per aromatizzare e lasciamo riposare per una decina di minuti. Poi filtriamo.
2) A FREDDO: la procedura è la stessa ma utilizziamo un liquido freddo o a temperatura ambiente. La tempistica è più lunga della classica a caldo. Qui infatti lasceremo in infusione per almeno 4 ore. Se c’è necessità di lasciarlo tutta la notte, allora meglio metterlo in frigo. Volendo, si possono passare velocemente le foglie sotto l’acqua calda, prima di metterle a bagno.
3) Una pratica di infusione a freddo ma poco utilizzata, nota come Kori-dashi cha, è quella di mettere le foglie del the con dei cubetti di ghiaccio. Quando il ghiaccio sarà completamente sciolto, l’acqua rimanente sarà pronta per il consumo. Ovviamente dovrà essere acqua potabile.
Una particolare attenzione nell’infusione a caldo: pesate il liquido dopo il filtraggio. Una parte potrebbe andare persa in questa fase o con l’evaporazione. Per cui, se vi servono 100 gr di panna, prendetene almeno 150 gr, procedete con il riscaldamento e il filtraggio, poi pesate!
Cosa possiamo usare per aromatizzare?
Ma cosa possiamo usare per aromatizzare? Prima di tutto deve essere qualcosa di commestibile e da cui è possibile estrarre l’aroma, dopo di che, via libera alla fantasia:
- Semplici bustine pronte: come the, tisane, infusi pronti, camomilla. Per avere un sapore più intenso, si possono mettere in ammollo anche 2 bustine
- Piante aromatiche: il basilico, il rosmarino, la menta, la maggiorana, l’origano c’è solo l’imbarazzo della scelta. Interi o spezzettati, in base a quanto sapore e profumo vogliamo
- Fiori. Perché non fare una bella crema profumata ai petali di rosa o ai fiori d’ibisco? Ovviamente, accertiamoci sempre che siano fiori edibili e privi di sostanze nocive!
- ·Le classiche bucce d’arancia o limone, intere o grattugiate. Se non vi piace trovare i pezzetti nella crema, li mettete in infusione e poi filtrate. Potete provare anche con altri tipi di frutta come il mandarino, il lime, il pompelmo, il litchi
- Polveri come il caffè. Se non vi piace il caffè solubile ma preferite quello macinato, l’infusione a caldo è l’ideale
- Spezie. Le più classiche sono la cannella, l’anice, i chiodi di garofano, la noce moscata. Ma se, per esempio, avete a disposizione degli stimmi di zafferano, è sufficiente metterne un po’ in acqua per qualche ora e rilasceranno aromi, profumi e anche il colore, per dare una leggera tonalità al vostro composto!
Procedere al filtraggio è molto semplice. Basta un colino a maglie fini o uno in tessuto. Se avete solo un colino a maglie larghe, potete metterci sopra una garza o un tovagliolo pulito a trama molto fine.
Ora non vi resta che scoprire quali sapori nascondete nelle vostre cucine e sperimentare!!
A cura di Ilda Ipsa
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